mercoledì 17 febbraio 2010

E questo potrebbe diventare il nuovo vicepresidente della regione Liguria???????

E' brava, assumetela". La Lega raccomanda

In piena campagna elettorale, il segretario leghista usa la carta intestata della Regione per chiedere un'assunzione di un'amica. E' stata indirizzata al direttore del personale di un´azienda privata genovese
di Donatella Alfonso

Francesco BruzzoneIl tono è cortese e formale, ma con un pizzico di familiarità: "Egregio Direttore, mi permetto di trasmetterLe l´allegato curriculum vitae relativo alla Signora..... che conosco personalmente e che si è sempre contraddistinta per serietà ed operosità. La ringrazio per la cortese attenzione». A salutare cordialmente è, come scritto per esteso, "Il presidente del Gruppo Francesco Bruzzone".

Perché la letterina di spintarella - altro non è - inviata al direttore del personale di un´azienda privata genovese, è scritta su carta intestata: quella del Gruppo consiliare della Lega Nord, con tanto di simbolo della Regione e dicitura «Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria». E all´oggetto si legge: "Trasmissione e segnalazione curriculum vitae". Che, a piè di pagina, viene ancora indicato come allegato.

Non è dato sapere se la letterina che garantisce «serietà e operosità» della signora di cui sia allega il curriculum, sia giunta a più di un´azienda, privata o pubblica che sia; ma non è escluso che, in tempi di campagna elettorale, così sia avvenuto.

Però quando hanno aperto la busta affrancata (presumibilmente a spese della collettività) con 0,60 euro di posta prioritaria, i destinatari si sono stupiti: non solo l´azienda non ha in questo momento alcuna richiesta di personale né una selezione in atto, ma una raccomandazione politica di quel genere sconcerta, tanto più mancando ogni rapporto diretto sia con Bruzzone che con altri esponenti politici.

«Non passa giorno senza che ci arrivino richieste di lavoro, via mail o via lettera - dice un dirigente del personale, rigorosamente anonimo - Può anche capitare che una persona conosciuta ci telefoni per chiedere se può inoltrare un curriculum. Ma questa è un´altra cosa».

L´"altra cosa" è l´elemento di pressione che innegabilmente costituisce una lettera scritta da un dirigente politico, in piena corsa per la rielezione: Francesco Bruzzone è segretario ligure della Lega Nord, capolista per il Carroccio a Genova e Savona e, in caso di vittoria di Sandro Biasotti e della sua coalizione di centrodestra, indicato come vicepresidente della giunta.

E poi, c´è la scorrettezza costituita dall´uso della carta intestata di un gruppo consiliare della Regione. Perché, si ricorda negli uffici di via Fieschi, questa non può essere utilizzata se non per i fini strettamente istituzionali, cioè l´attività dei consiglieri stessi nell´espletamento del loro mandato.

Questo significa che non si può utilizzare il logo della Regione e in ogni caso l´immagine istituzionale dell´assemblea legislativa nemmeno per l´attività dei partiti che i singoli consiglieri rappresentano, figuriamoci per le comunicazioni di carattere privato. Ammesso che una raccomandazione sia da considerarsi tale.

Qui non c´entra la ricerca di lavoro, elemento drammatico per migliaia e migliaia di persone ogni giorno, anche in Liguria. O sarà il primo passo della nuova consuetudine leghista in tema di sostegno all´occupazione e al reddito delle famiglie?

Solo la scorsa settimana Edoardo Rixi, segretario provinciale leghista e candidato nel listino biasottiano, aveva tra l´altro rivendicato la necessità di un ritorno alle gabbie salariali, garantendo più soldi a lavoratori e pensionati liguri; su questa strada, si può passare alla segnalazione ad personam dei lavoratori meritevoli alle aziende.

Si potrebbe così facilmente ironizzare che il malcostume italico della spintarella, tante volte vituperato dai leghisti duri e puri come una brutta abitudine dei palazzi romani e del sud borbonico, abbia invece attecchito così profondamente anche a nord della linea Gotica, tanto da trasformarlo in un elemento di attività politica quotidiana anche per i leghisti. Con tanto di carta intestata.

Fonte: La Repubblica Genova