martedì 10 giugno 2014

Giuli-Richi - Richi-Giuli

Una laurea in ingegneria civile da poco conquistata e una tesi in comunicazione in preparazione, un vestito arancione da cambiare e uno squisito risotto alla zucca in compagnia di amici. Così suppergiù sette anni fa inizia l’avventura di Richi e Giulia, nata da una semplice amicizia sfociata in un imprevisto bacio stile “tempo delle mele” in un gennaio al milk.

… e se da cosa nasce cosa, da quel bacio non si sono più separati. 

mmmh, in effetti una volta ci hanno provato, anzi, ci sono proprio riusciti: Richi, dopo qualche anno di full immersion di Giuli tra Cavi e Genova, se ne scappa in Cina per lavoro. Mica per una gitarella: nella terra di mezzo ci passa ben due anni e mezzo!
Seppur la distanza tra i due paesi, e il fuso orario di sei ore, non abbiano facilitato la vita ai due, non si può dire che siano proprio stati separati, anzi, questa esperienza ha unito ancora di più Giulia e Richi che via Skype, decidono niente di meno che comprare una casa insieme. Non una semplice casa ma il loro sogno, chiamato Vernazzola. 

Qindao-agosto 2010
In due settimane di vacanza in cui Richi si trova a Genova, definiscono mutuo con la banca, concordano con la proprietaria la cifra e firmano atto preliminare di vendita. Tempi da record. Così, tra un viaggio nell’antico oriente di Giulia e un ritorno a casa di Richi, si firma l’atto definitivo, festeggiato con un pranzo al ristorante “Creuza de Mà” di Boccadasse che sancisce l’impegno preso insieme. 

Qindao-agosto 2010
Da quel momento, tutto è concentrato su Vernazzolina: lavori di ristrutturazione diretti da mastro ingegner Chichi dalla lontana China, sotto stretto coordinamento degli operai da parte di Giuli, insomma un vero gioco di squadra. Ok, detto così sembra sia stata una passeggiata ma vi immaginate la Giuli a coordinare gli operai? muri spaccati e ricostruiti, buchi su parete non necessari, porte ritinteggiate alla “fai da te”, cucine Ikea da scomporre e ricomporre e parquet da scegliere, il tutto accuratamente archiviato su dropbox, descritto via mail e discusso via skype. Insomma un delirio.

Dopo la “tempesta” però arriva sempre il sole e quello che illumina il giardino di Via Orlando 20 è davvero appagante, anche se si tratta di un sole di ottobre, un pò spento nelle giornate autunnali. Non per la Giuli, dal momento che il suo sole, il suo richi, è tornato a casa. Per restarci questa volta … 
... e vissero tutti felici e contenti!!

Ma così manca il finale romantico...

Questa parte proprio non può mancare:
smentendo infatti lo stereotipo dell’ingegnere tutto calcoli e costruzioni, il giorno del loro anniversario, dopo una “leggera” cenetta romantica nello stesso ristorante in cui avevano festeggiato “Vernazzolina”; dopo le due bottiglie di vino bianco e la grappetta per digerire l’antipasto, il primo, il secondo, il contorno e il dolce (mmmh cenetta?), nella spiaggia di Vernazzola, Richi tira fuori l’attesissima  “conchiglietta” con tanto di proposta.  Tra stupore, eccitazione, commozione e un “grazie” rivolto alla nonna Maria, la Giuli scoppia a piangere. 

Riguardo alla conchiglietta vale la pena di fare una precisazione. il contenuto di quella cosmopolita conchiglietta infatti aveva già fatto il giro di mezza Europa prima di naufragare nell’anulare sinistro della Giuli: Istanbul, Londra, Lisbona ma ogni volta, per una cosa o un’altra, non si decideva a uscire dalla tasca del giubbotto di Richi, chissà come mai ….. ma certo! era destino che il suo prezioso contenuto fosse rivelato proprio nel luogo del loro sogno.


Lettera di presentazione consegnata a Don Valentino su sua richiesta.