lunedì 9 giugno 2014

3 settembre 2011 - 9 giugno 2014

Accipicchia! dall’ultima volta che ho aggiornato sono passati due anni e nove mesi. 
Quante cose sono successe...
sicuramente più importante di tutto è
aver comprato casa insieme a Richi (ribattezzato Chichi dopo i due anni e mezzo in Cina). non una casa qualunque ma "Vernazzolina"!













poi c'è stato.... 
Una Malesia, una Indonesia e una Singapore: che viaggio!! 
Partenza da Shanghai per Richi e partenza da Genova per la Giuli: tredici ore di volo no stop da Amsterdam (cosa non si fa per amore! meno male che c'è il Lexotan :-)
Che emozione ritrovarsi all'aeroporto di Kuala Lampur e abbracciarsi forte dopo cosi tanti mesi separati. Un albergo a cinque stelle di fronte alle Petronas, una bottiglia di champagne (comprato in aeroporto), qualche pacchettino di scartare e un Buon Natale 2011 davvero esotico. 

E dopo i festeggiamenti, a spasso per la Malesia, una tappa nell'isola di Bintan in Indonesia (noi e i cinesi come unici turisti) con tanto di sosta in una palafitta di legno sul mare e per concludere l'anno, Singapore, la città asiatica più ordinata e pulita mai vista. Finita la vacanza, tocca separarsi di nuovo all'aeroporto di Singapore: uno in Cina e una a Genova, pronti per il prossimo viaggio...
 

Un Viet’nam
Milano - Shanghai/ Shanghai - San men/ San men - Shanghai/ Shanghai - Hanoi/ Hanoi - Ho Chi min
Ho Chi Min - Shanghai / Shanghai - Milano
ahahah, se ci ripenso: che sballo!!! quando mi dicono "certo che è stata dura vivere separati due anni e mezzo".
Dura? abbiamo viaggiato così tanto insieme che di questa esperienza non ci sono che note positive e una di queste è sicuramente il Vietnam con i suoi innumerevoli scooter. I vietnamiti sono persone meravigliose, semplici ed ospitali e il paese non è così turistico come pensavo. Ad Hanoi, per il nostro tour sulla Baia di Halong, ci siamo affidati a tour operator locali e, a parte qualche problemino di pancia della Giuli, è stato davvero fantastico: navigare a bordo di una giunca cinese in mezzo a "faraglioni del sud est asiatico". Molto romantico ed emozionante.
Volo da Hanoi e destinazione Ho Chin Min (o Saigon), la capitale del Sud del Vietnam. Cosa mi ha sorpreso di più? gli scooter che come uno sciame di api attraversano le grandi strade della capitale....attenti pedoni! Anche qui, grazie ad un tour operator locale abbiamo organizzato un tour sul Mekong e una visita alla gallerie di Cu Chi. Quest’ultime sono state la prova tangibile della “resistenza vietnamita” che ammiro e rispetto. Questi uomini nascosti sottoterra come vermi, hanno vinto sul dominatore. Rispetto ad Hanoi, ad Ho Chi Min i segni della guerra del Vietnam sono come piccole cicatrici diffuse per la città. Venendo a contatto con queste ferite una domanda ha rimbalzato sulla mia testa per tutto il tempo: come può il Vietnam accettare il turismo americano? la risposta aimè è facile e scontata.

Un cambio lavoro (ora sono una “petrolifera”, addio ai miei sogni di diventare una nuova Oriana Fallaci o una Concita de Gregorio) – novembre 2011


Un ritorno in China, con una Hong Kong e una Macao
Non potevo certo essere stata tre volte in china senza aver visto almeno una volta Hong Kong che, seppur di cinese abbia solo la collocazione geografica, è considerata una tappa fondamentale per il turismo occidentale in Oriente. E ora capisco il perché: HK è una Metropoli con la M maiuscola. Chi pensa che le grandi metropoli siano quelle americane si sbaglia perché sono città come Shanghai, HK, Singapore, Beijing, Seul, Taiwan ad essere una vera attrattiva per noi europei, abituati alle nostre “cittadine”. 

E se a noi attraeva HK per il suo Skyline, gli abituati cinesi pensavano alla moda di HK. Mi diverte ricordare i colleghi cinesi di Richi che pensavano andassimo a fare shopping a HK, il centro della moda asiatica. Ma quale shopping? Via Montenapoleone a Milano in confronto è “cheaper”. Nella ex colonia britannica la ricchezza infatti è palpabile: negozi d’alta moda (specialmente italiana e francese) in qualunque strada, dalla più ricca alla strada secondaria, trasporti pubblici moderni e molto british, ma soprattutto a fare la vera differenza qui sono i cinesi: eleganti, educati, azzarderei anche con un “raffinati”. E non sputano neanche. Capisco perché la convivenza con tutte le altre culture qui sia così perfettamente in linea. Bella la multiculturalità che si respira a HK.
E se di HK rimane impresse la ricchezza e il mix etnico (e aggiungerei i giochi di luci notturni dello skyline), di Macao non si possono scordare il baccalà, le pasteis de nata e i casinò.

Un cambio di residenza …
… che coincide anche con una nuova vita: basta mamma che lava, stira e prepara da mangiare, ora si fa sul serio! Sveglia ore 6:50, Sturla - San Quirico. Ore 18:00 San Quirico - Sturla. Così tutti i giorni della settimana? Aiutoooooooo!!!














Un ritorno a casa, dalla lontana China

Finalmente di nuovo insieme per affrontare una nuova avventura: “la convivenza”! e qui ci starebbe bene la colonna sonora di Psyco durante la scena della doccia eheheh!! Beh si perché, se “andare a vivere insieme” è già difficile in situazioni normali, figurarsi per due che sono stati separati due anni e mezzo e con un fuso orario di sei ore. Io ero abituata ad andare a dormire e dare il buongiorno a Richi, figurarsi risvegliarmi con lui, e nello stesso letto per giunta! Ahahahah… diciamo che ce la siamo cavata abbastanza bene: i primi mesi in fondo abbiamo solo spaccato qualche piatto e abbiamo fatto le valigie almeno un paio di volte ciascuno J
Ora che è passato un po’ di tempo e oltre ad esserci abituati l’uno all’altra ci siamo in un certo modo ri-innamorati l’uno dell’altra (vero Richi?), sono sicura che condividere le miei giornate con te sia stata la scelta più azzeccata che potessi fare.


Una Istanbul, questa volta in grande compagnia
Nostalgia dell’Asia ma anche tanta voglia di ritornare in Europa e quale città meglio di Istanbul poteva soddisfare questo nostro sentimento?
Penso ad Istanbul e mi viene in mente Ali babà, chissà perché? Forse per quell’atmosfera da mille e una notte che si respira passeggiando tra moschee, tappeti e coloratissime lampadine appese ovunque. Quando Richi mi ha regalato il volo a Natale, non pensavo ad Istanbul come alla splendida città che è. E se alla meraviglia di una Moschea blu, di una Cisterna Basilica o di una Ahia Sofia ci aggiungi un’ottima compagnia di amici, non si può che ricordare come quattro giorni meravigliosi trascorsi al confine di due culture a noi così tanto familiari.

Un Portogallo (ritorno da “nonna Europa”), ospitati da un grande amico;
Quindici giorni tra la capitale Lisbona e l’entroterra a Coruche. Quindici giorni di ottima cucina e vino. Mare e immersioni. Amici e divertimento.
Viaggiare è bello sempre ma farlo con le persone a cui vuoi bene lo rende ancora più emozionante. Ospiti di Miguel e in compagnia di Lea e Davi, abbiamo fatto si i turisti ma, in compagnia di due portoghesi doc, la sensazione è stata più quella di vivere il Portogallo come i portoghesi, anche se immagino non sia da tutti vivere in una villa con 12 cagnoni splendidi come Mafalda, Leo, Matilde, Chichu, Juliao e tutti gli altri: che figata! Grazie per tutto Miguel, ad esclusione del Campo Pequeno e la Corrida che avete voluto vedere a tutti i costi alla mia faccia :-)
dimenticavo...una cosa che non mi dimenticherò mai sono le sardinas e le loro piccole lische :-(
 

Una recentissima Marrakesh
Marrakesh e penso ai ciuchini della medina. Essaouira e mi assale l’acquolina al pensiero di quella scorpacciata di pesci alla griglia sul porto. Taghazou e la valle del paradiso: un infinito tour tra le desertiche montagne marocchine. Un tour improvvisato di quattro giorni di marzo quello in Marocco alla scoperta del nord Africa con Ele e Die.
Per una fanatica di mercatini dell’artigianato come me, il Suq di Marrakesh è stata una tentazione continua. Mi sarei comprata tutto. Tra i brontolii di richi (che invece detesta i mercatini) sono però riuscita a prendere solo: due applique, tre collane, orecchini, un pesciolino (sopra mobile) e un guanto di crine. Mentalità consumistica a parte, il suq della medina di marrakesh è un vero labirinto di colori, profumo di te alla menta e confusione di persone e ciuchini. Frenesia e traffico ma di persone e carretti trainati dagli asinelli, non di macchine. La sensazione che si prova a passeggiare nella medina è quella di essere tornati indietro nel tempo. Niente da invidiare poi l’Hammam marocchino a quello turco: entrambe esperienze rilassanti, a parte la mia pressione bassa che in entrambi i casi mi ha giocato brutti scherzi.
e tra un viaggio e l'altro c’è stata anche una…ebbene sì, una… attesa, sospesa, aspettata, desiderata,  

PROPOSTA DI MATRIMONIO, con tanto di conchiglietta e, per chi mi conosce bene, sa quanto è si è scherzato e giocato con la “conchiglietta”
e ora si iniziamo i preparativi per questa grande nuova avventura, insieme. la data è fissata:
13 settembre 2014

...to be continued