domenica 17 aprile 2011

La politica in una "Bolla", Curzio Maltese si racconta a "Lunedì FEG"

Un bambino cresciuto nella Sesto San Giovanni operaia degli anni settanta in compagnia delle pagine di "Sulla Strada" di Jack Kerouac e della letteratura di Franz Kafka che solo quarantenne riscopre la letteratura infantile di Mark Twain. Si racconta Curzio Maltese al Teatro Modena, sull'intrecciarsi delle domande di Giovanna Zucconi, da sempre presente sul palco di "Lunedì FEG". Uno spirito vagabondo con una grande passione per il giornalismo è il profilo di Curzio Maltese: "scrivere per redazioni come La Stampa o il Corriere della Sera mi hanno dato modo di fare il vagabondo, pagato". Gli insegnamenti e i consigli di grandi maestri come Giorgio Bocca, Indro Montanelli, Sergio Saviane a Milano e gli amici acquisiti come Roberto Benigni, Nicola Piovani e Vincenzo Cerami che gli hanno tenuto compagnia nella città di adozione, Roma.

Una vita all'insegna dello sport, come cronista in "Giro d'Italia" che gli ha permesso di ammmirare ogni angolo del belpaese ai sessanta allora; una vita di cultura letteraria, politica, economica con l'esperienza nelle varie redazione italiane. Una "vita affascinante" la definisce Giovanni Zucconi che guida la chiacchierata sul palco illuminato da cubi colorati. Come vuole la tradizione del ciclo di incontri organizzati dalla Fondazione Garrone, il lunedì sul palcoscenico del Teatro Modena bisognerebbe parlare di libri e letteratura ma con Curzio Maltese oltre agli scrittori russi, tra i preferiti del giornalista di Repubblica, ci si sofferma a raccontare l'Italia, quella di ieri e di oggi, vista con gli occhi di chi l'ha raccontata e la racconta. E se da Dostowjesky si passa a improvvisare scene de "Il Padrino", anche in tema di politica si spazia da Massimo D'Alema a Silvio Berlusconi, da Bettno Craxi a Marcello Dell'Utri e Cesare Previti proprio come nel libro "La Bolla", pubblicato nel 2009 da Feltrinelli. Il pubblico è attento mentre il giornalista si sofferma a descrivere gli incontri che si tengono in Parlamento, dove accusa "non si discutono temi attuali come l'energia, il nucleare, le rivolte del Mediterraneo che i grandi cambiamenti del mondo ci impongono ma si affrontano questioni leggere come l'età della maturità a sedici anni invece che a diciotto per citarne una". Tra un argomento allarmante e l'altro c'è spazio anche per sdrammatizzare sui protagonisti del Parlamento come Bondi, che fa tenerezza al giornalista, Gasparri che veniva deriso quando chiamava in redazione e Dell'Utri e Previti che "facevano paura" al giornalista di repubblica con frasi come "Maltese, noi leggiamo tutti i suoi articoli" che fanno ridere il pubblico in sala. S'interroga Curzio Maltese su come questi personaggi siano potuti finire a governare il paese. La serata si conclude con la parola "risveglio": "Emerge la necessità di un cambiamento che è nell'aria, proprio come lo era a Il Cairo qualche anno fa. La gente stanca e rassegnata di Mubarak proprio come gli italiani sono stanchi e rassegnati da questa politica del Bunga Bunga. Il sistema politico e finanziario italiano vive in una bolla che sta per scoppiare, e scoppierà". E conlude: "si respira nell'aria la voglia di cambiamento e le manifestazione studentesche del 2009 contro la riforma Gelmini sono solo l'inizio di questa frattura che finirà con un risveglio dell'Italia"

Nessun commento:

Posta un commento