sabato 3 settembre 2011

Sanmen Xian, il ritorno!

È sul pullmino di Westinghouse diretto a casa di Richi che mi rendo davvero conto di essere di nuovo in China. Il giorno dell’arrivo ero troppo emozionata di rivedere il mio cinesino e un po’ rincoglionita dal fuso orario per rendermi davvero conto dell’essere di nuovo in questa terra di mezzo. Se consideriamo poi tutta la trafila per recuperare la mia valigia dispersa tra mosca e shanghai beh, finalmente un po’ di relax lo trovo sul lungo viaggio di ritorno a sanmen.

Questo è quello che ho scritto durante il viaggio. Sarebbe un peccato non riportare la versione originale di ormai un mese fa: rileggerla è stato come rivivere quel momento.

Richi dorme qui di fianco a me, ormai è abituato a queste quattro lunghe ore di autostrada cinese che separano Sanmen. Gli fanno compagnia appisolati sul finestrini i suoi colleghi cinesi. Gli stessi dello scorso anno: Tony, Lily, tutti con i loro capelli folti neri come il carbone e dritti come noodles, anzi no, meglio come gli spaghetti, rende più l’idea. A me invece piace curiosare dal finestrino. Lo scenario si alterna a campagna cinese in cui predominano variegate coltivazioni, a paesini in cui spiccano i caseggiati dal classico stile Zeijang: due/tre piani, bordi ricamati sul terrazzo, e ampie vetrate prive di tapparelle ma colorate da enormi tendoni posti all’interno. Proprio come i caseggiati dell’Expact di Sanmen che mi accoglierà per un nuovo mese cinese. Sono emozionata di conoscere la nuova casa di Richi, un po’ più piccolina rispetto alla vecchia ma sono certa che sprigionerà molto calore anche perché intendo cucinare tante buone ricettine multietniche!

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