È mercoledì della prima settimana lavorativa dopo un mese di Asia. Tempo di riprendermi dal Jet Lag e abituarmi alla routine genovese ed eccomi pronta ad iniziare a narrare le avventure di questa terza tappa in Oriente. Mete di questo agosto dagli occhi a mandorla un grande ritorno nella provincia dello Zeijang in Cina e una new entry…Vietnam.
La prima impressione una volta atterrata a Shanghai è di essere tornata nel futuro per la seconda volta: grattacieli, strade e sopraelevate che si intersecano, luci, tante luci e cinesi. Beh giustamente! Però dopo un anno di occidentali, ritrovarsi in mezzo a queste fisionomie così diverse ammetto che faccia un certo effetto. Sono contenta di essere tornata a Shanghai. Richi mi guida nei locali e nelle strade con molta sicurezza. Un anno di week end in questa grande metropoli sono serviti e non solo per conoscere i quartieri, adesso mangia anche cinese e orientale!! Prima tappa: ristorante thailandese. Che bello riniziare ad usare le short stick. Ho qualche difficoltà perché ho perso la manualità che avevo acquisito lo scorso anno ma gli spring roll vietnamiti, i bbq squid e il riso fritto sono così invitanti che faccio in fretta a recuperare!
Una veloce tappa in albergo, troppo svelta rispetto alla voglia di dormire un po’… e via!!! Gioca la nazionale italiana di pallanuoto e non possiamo perderci questo evento. A shanghai infatti si stanno svolgendo i mondiali di nuoto. Per l’occasione è stato realizzato in intero nuovo quartiere dalle dimensioni notevoli chiamato Olympic….. e così con Stefano, un collega di Richi ci ritroviamo in mezzo ai compatrioti a supportare quei fustoni dei pallanuotisti italiani che si sfidano a tiri in porta contro i serbi. Incredibile a dirsi…vinciamo 8-7 e che emozione! Non mi era mai capitato di ritrovarmi a supportare il mio paese in uno così lontano come la Cina. Posso ritenere di avere avuto un ruolo in questa vittoria. Di certo la voce di richi.
La prima impressione una volta atterrata a Shanghai è di essere tornata nel futuro per la seconda volta: grattacieli, strade e sopraelevate che si intersecano, luci, tante luci e cinesi. Beh giustamente! Però dopo un anno di occidentali, ritrovarsi in mezzo a queste fisionomie così diverse ammetto che faccia un certo effetto. Sono contenta di essere tornata a Shanghai. Richi mi guida nei locali e nelle strade con molta sicurezza. Un anno di week end in questa grande metropoli sono serviti e non solo per conoscere i quartieri, adesso mangia anche cinese e orientale!! Prima tappa: ristorante thailandese. Che bello riniziare ad usare le short stick. Ho qualche difficoltà perché ho perso la manualità che avevo acquisito lo scorso anno ma gli spring roll vietnamiti, i bbq squid e il riso fritto sono così invitanti che faccio in fretta a recuperare!
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